È terminato l’incontro tra il presidente incaricato Enrico Letta e la delegazione del Movimento Cinque Stelle, trasmesso anche in diretta streaming. Il vicesegretario del Pd ha fin da subito chiarito le priorità del governo che si sta tentando di creare, vale a dire emergenza economica, politica e una nuova Europa. Quello che Letta immagina è un “governo snello e sobrio”, composto da persone in grado di “accendere la macchina del singolo ministero immediatamente, persone in grado di non fare scuola guida” e capaci di unire “esperienza e competenza”. Secondo il presidente incaricato gli ammortizzatori sociali sono ormai strumenti vecchi, “sono stati fondamentali nel momento della crisi ed é evidente che se ci fosse la possibilità di un governo con un respiro temporale più lungo, potremmo non solo affrontare l’emergenza con il rifinanziamento della Cig, ma anche ripensare gli strumenti e renderli più universali perché oggi sono troppo parziali”. L’ulteriore tema su cui è stato incentrato l’incontro é quello di una nuova Europa: “C’é un clima che può consentirlo – ha detto Letta – se il governo dell’Italia diventa capofila di questa scelta di cambiamento. C’é bisogno di una Europa diversa rispetto a quanto visto in questi anni, sul tema della crescita e dello sviluppo, di un welfare in grado di reggere le differenze e i cambiamenti demografici, di una Europa che venga percepita non come un ostacolo ma come opportunità”. Altro tema fondamentale per il governo che verrà è “di come applicare bene e accelerare la questione della soluzione dei debiti della pubblica amministrazione”, ha sottolineato il presidente incaricato, il quale si augura che “l’esperienza di questi sessanta giorni” successivi alle elezioni possano far “maturare il dialogo fra tutti. Spero che nessuno si senta fuori da questa responsabilità. Sarebbe un danno sarà per i cittadini, non per le istituzioni”. “Sarò presidente del Consiglio che rispetterà il Parlamento”, ha aggiunto Letta, e lo stesso Parlamento “può essere elemento migliorativo dei provvedimenti. Se la vostra indisponibilità a mescolare vostri voti continua sarebbe un grave problema”. “Fate un passo. Se anche non votate la fiducia, fatelo dopo”, ha quindi concluso. Immediata la risposta dei delegati M5S: “Le dinamiche che hanno portato alla situazione di oggi in cui ci troviamo con lei dall’altra parte del tavolo dopo Bersani non sono il frutto di una incomunicabilità da parte nostra, ma del congelamento cui è stato sottoposto il Parlamento in questi 50 giorni. Noi avevamo chiesto dall’inizio di iniziare almeno a lavorare, per vedere dei fatti”, ha detto Vito Crimi, capogruppo M5S al Senato. “Ancora adesso – ha aggiunto – non vediamo un vero cambiamento. Non c’è l’ipotesi di squadra di governo di alto profilo e scollegata dalle logiche portate avanti fino ad adesso. Serve un governo il più possibile al di sopra delle parti, non politico”.Ovviamente sulla stessa linea anche Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera: “L’emergenza economica è sotto gli occhi di tutti, ma il vero punto è la credibilità della politica, della rottura con il passato, e quindi ci aspettiamo nomi di altissimo profilo”, ha detto. I delegati del Movimento poi partono all’attacco sul Porcellum: “Abbiamo una legge elettorale demenziale – ha detto il senatore Michele Giarrusso – quindi non imputiamo al M5S questa situazione di ingovernabilità. Io non ho visto nel suo programma una voce che riguardi questo punto e invece dovrebbe essere uno dei primi punti per riportare il Paese alla normalità”.