Si sta delineando in queste ore la lista dei ministri per la composizione del futuro governo. E, il toto ministri impazza. A seconda del punto di vista, cambiano poltrone e candidati, secondo prospettive anche diametralmente opposte. Secondo alcuni rumors, la destinazione più naturale di Giuliano Amato dovrebbe essere l’Economia, gli Interni per la Cancellieri (oppure Cicchitto) e la Giustizia per Luciano Violante (o la Severino). Massimo D’Alema potrebbe tornare agli Esteri, mentre alla Difesa dovrebbe andare Schifani. Per la Salute circola l’ipotesi di Maurizio Lupi, mentre per le Riforme si parla di Gaetano Quagliariello e per le Pari opportunità di Mara Carfagna. Francesco Boccia, del Pd, potrebbe essere nominato ministro per lo Sviluppo economico, mentre alla Funzione Pubblica potrebbe essere destinato Enrico Giovannini. Tiziano Treu potrebbe farsi un secondo giro al ministero del Lavoro; oppure, potrebbero andarci, per la prima volta, Sergio Chiamparino o Stefano Fassina. Mario Mauro può fare il vicepremier o il ministro dell’Istruzione e, sempre in quota Scelta civica, ai Beni culturali potrebbe finire Ilaria Borletti Buitoni. A quanto, invece, riferiscono altre fonti, per la Giustizia, spunta il nome del vicepresidente del Csm Michele Vietti, mentre Alfano potrebbe occupare la poltrona degli Interni o della Difesa. Al Viminale rimarrebbe la Cancellieri, ma all’economia finirebbero Fabrizio Saccomanni o Giuliano Amato. Agli Esteri, infine, Mario Monti o Massimo D’Alema. Si starebe ipotizzando una sorta di cabina per le riforme che sarebbe guidata da Mario Monti o da Angelino Alfano. Renato Schifani, è stabile alla Difesa. Sempre che il posto non venga dato a Dario Franceschini. L’Economia potrebbe essere occupata da Enrico Giovannini, il capo dell’Istat, ma anche da Pier Carlo Padoan e Fabrizio Saccomanni. Non si esclude la presenza nell’esecutivo neppure di Renato Brunetta, mentre Graziano Delrio, presidente dell’Anci renziano, potrebbe finire agli Affari europei. Corrado Clini resterebbe all’Ambiente, mentre per il Welfare stanno circolando diverse ipotesi: Filippo Bubbico, Carlo Dell’Aringa, Alessia Mosca e Stefano Fassina. Per la Giustizia sono in pole position Luciano Violante a Paola Severino, mentre potrebbero essere nominati sottosegretari alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, Francesco Boccia, Riccardo Nencini e Filippo Patroni Griffi. All’Istruzione si dovrà decidere tra Maria Chiara Carrozza (Pd) e Maurizio Lupi (Pdl).



La Lega, con ogni probabilità, non farà parte dell’esecutivo. In caso contrario, Giancarlo Giorgetti potrebbe andare allo Sviluppo economico. Di ben altro avviso è il “cugino”, Libero. Secondo il quale, D’Alema resta il candidato ideale per gli Esteri, mentre Amato potrebbe finire all’Economia (a meno che non ci finisca Brunetta). Alla vicepresidenza del Consiglio potrebbero essere destinati Alfano e Mario Mauro, mentre la Cancellieri sarebbe riconfermata all’Interno. Anche secondo Libero Schifani potrebbe essere il prossimo ministro della Difesa. In alternativa, Frattini. Per la Giustizia, anche in questo caso circola il nome di Violante, ma anche di Stefano Dambruoso, di Paola Severino e di Franceschini. Maurizio Lupi, per il quotidiano diretto da Belpietro, potrebbe ritrovarsi alla Sanità, mentre viene confermata l’ipotesi di Giorgetti allo Sviluppo economico (oppure, Francesco Boccia, Fabrizio Barca e Stefano Fassina).

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