Dopo aver sciolto la riserva formulata il 24 aprile e dopo aver accettato di formare il nuovo governo, Enrico Letta ha reso nota la lista dei 21 ministri che compongono il nuovo esecutivo. Oggi, domenica 28 aprile, avrà luogo il giuramento della squadra di governo, alle ore 11.30 presso il Salone delle Feste del Palazzo del Quirinale. Dopo la comunicazione dei ministri da parte del premier incaricato, il presidente Napolitano ha rilasciato una dichiarazione alla stampa: “Vorrei dire solo semplicissime parole a commento della presentazione del governo fatta dal Presidente Enrico Letta”, ha detto il Capo dello Stato. “Innanzitutto non c’è bisogno di alcuna formula speciale per definire la natura di questo governo: è un governo politico, formato nella cornice istituzionale e secondo la prassi della nostra democrazia parlamentare; è un governo nato dall’intesa politica fra le forze parlamentari che insieme potevano garantire e garantiranno al governo la fiducia nelle due Camere, come prescrive la nostra Costituzione ; era ed è l’unico governo possibile, un governo la cui costituzione non poteva tardare oltre nell’interesse del nostro paese e nell’interesse dell’Europa; infine è il frutto di uno sforzo paziente e tenace del Presidente incaricato e dei leader delle forze politiche che hanno scelto la strada della collaborazione, nonostante tutte le difficoltà incontrate e prevedibili, e nonostante l’indispensabile supplemento di volontà di seria collaborazione da tutte le parti”. “Concludo con un auspicio che è anche una certezza, non soltanto un atto di fiducia”, ha aggiunto Napolitano. “L’auspicio che questo governo si metta a lavorare rapidamente in spirito di fervida coesione. Credo che tutte le persone chiamate a farne parte diano a noi tutti la garanzia di voler lavorare insieme, senza conflittualità pregiudiziali e con il massimo impegno a trovare le soluzioni giuste ai problemi, rispondenti all’interesse generale. A ciascuno spetterà dare il contributo dal proprio punto di vista, ma – ripeto – in uno spirito di assoluta indispensabile coesione e reciproco rispetto. Grazie, buon lavoro a tutti, e buon lavoro soprattutto al Presidente del Consiglio”.