Anche al Quirinale è tempo di tagli alle spese. Con apposito decreto, emanato su proposta del segretario generale, Donato Marra, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha provveduto a ridurre del 15% l’indennità di funzione dello stesso segretario generale, del 12% i compensi dei Consiglieri del Capo dello Stato, e del 5% le indennità previste per il personale comandato e distaccato. Sempre Napolitano ha infine dato mandato a Marra di predisporre ulteriori misure per ridurre le spese del segretariato generale e, in particolare, gli oneri relativi al personale, consultando le organizzazioni sindacali “in quello stesso spirito di responsabile collaborazione già positivamente sperimentato nel corso del precedente settennato”, recita una nota del Quirinale. Anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta, aveva espresso durante il discorso di ieri alla Camera dei deputati la necessità di “recuperare decenza, sobrietà, scrupolo senso dell’onore e di servizio e, una banalità, la gestione del buon padre di famiglia. Ognuno deve fare la sua parte. Per questo vi dico una cosa che nemmeno i miei ministri sanno – aveva annunciato Letta – Il primo atto del governo sarà eliminare con un atto d’urgenza lo stipendio per i ministri parlamentari che viene corrisposto in aggiunta all’indennità“.



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