“Mi sono reso conto che c’è un grande problema: un carico d’aspettative francamente eccessivo” sul governo da poco creato. Inizia così l’intervento del premier Enrico Letta, oggi al Senato per chiedere la fiducia dopo il via libera della Camera. “Se si pensa che tutti i problemi si siano risolti facendo un governo, forte e stabile, io credo che abbiamo sbagliato. La situazione rimane di grandissima difficoltà”. Nelle prossime 36 ore, cioè quando Letta sarà in visita in diverse capitali europee, “cercherò innanzitutto di presentarmi e di aprire un canale di comunicazione anche per spiegare cosa è successo in Italia in questi ultimi cinque giorni”. “La scelta che tutti insieme qui abbiamo fatto è figlia di una situazione d’emergenza, che noi affrontiamo con determinazione, buona volontà, energia e consapevolezza dei nostri limiti. Ma c’è un’emergenza, che non scompare perché la Camera ha dato la fiducia e oggi mi auguro la dia il Senato”. “La squadra di Governo che lavorerà con il Parlamento cercherà di avere un rapporto corretto” con le Camere, aggiunge il premier, “perché negli ultimi 10 anni abbiamo vissuto un rapporto sempre più asimmetrico perché è chiaro che le nostre istituzioni non funzionano. Da qui il tema della Convenzione”. “Metto la convenzione al centro della riflessione, ribadisco qui che è un tema rispetto al quale proprio al Senato, con il presidente Schifani, si è fatto un lavoro molto forte, marcato e profondo che ha portato a tanti punti di convergenza possibili che spero possano essere utilizzati”. “Chi ha paura di mescolarsi, chi ha paura di fare scelte è perché ha paura di avere una identità debole”, ha ribadito Letta, sottolineando che adesso è necessario essere “consapevoli della propria identità perché il timore di quello che ognuno è fa alzare quegli stendardi dietro i quali si coprono le proprie debolezze”.