Ieri sera la Camera dei deputati a larga maggioranza ha decretato la fiducia al governo Letta. Stamattina tocca al senato. Chi temeva l’imprevedibilità dei franchi tiratori – del Pd, ovviamente – è rimasto deluso: il partito sembra essersi ricompattato e i sì sono stati 453 a fronte di una maggioranza richiesta di 304 voti. Erano presenti in aula 653 deputati, i no sono stati 153 e gli astenuti 17. Calcolando il numero degli appartenenti ai partiti, la composizione del voto è chiara. Il Pdl infatti conta 98 deputati e il Pdl 297. La Scelta civica di Mario Monti 39, l’Udc 8. Hanno votato no al governo Letta, come avevano annunciato, i 9 deputati di Fratelli dItalia, i 37 di Sel e i 109 del Movimento cinque stelle, ma tirando le somme è evidente come alcuni di questi parlamentari alla fine abbiano votato anche loro per la fiducia al governo. Il discorso di Enrico Letta, tenuto prima del voto, ha riscontrato il plauso e la soddisfazione di centrodestra e centro sinistra (Alfano lo ha definito “musica per le nostre orecchie”). 



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