E’ polemica tra il vescovo di Ferrara Luigi Negri e il Movimento 5 Stelle. In realtà la polemica viene da parte degli appartenenti del M5S locale, di Ferrara appunto. Tutto nasce da alcune parole che monsignor Negri ha rilasciato durante un convegno tenuto insieme a Giuseppe Laras, presidente emerito e onorario dell’Assemblea rabbinica italiana ed ex rabbino capo di Milano. L’occasione era la presentazione del libro “Storia religiosa degli ebrei”. Si è parlato di Internet e in particolare Negri avrebbe detto che i cristiani oggi devono difendersi da una nuova eresia, cioè la Rete che porterebbe con sé “conati di novità” simili al nazismo. Anzi peggio, perché più subdoli. Nel dettaglio, secondo quanto ha riportato un articolo de Il Fatto Quotidiano di qualche giorno fa, Luigi Negri avrebbe detto che è passato il rischio “portato dai sistemi totalitari laicisti e anticattolici del ‘900, che avevano come punto in comune la fine del mondo giudaico-cristiano”. Oggi invece rimane da combattere una forza più subdola: “una sorta di scientismo tecnocratico, che viene sostenuto da una diffusione ad oltranza di un’ideologia progressista e consumista, dalla quale tutte le religioni sono attaccate, in quanto rappresentano qualcosa di reazionario”. Ha aggiunto che siamo aggrediti da una mentalità che cerca di dissolverci come “qualcosa che soltanto nella sua dissoluzione possa dare paradossalmente qualcosa di positivo”. Negri poi avrebbe lasciato intendere che almeno in parte faceva riferimento a videomessaggi come il famoso Prometeus di Casaleggio: “Ci sono affermazioni inquietanti pubblicati nei libri stampati, come che ‘l’uomo è Dio’”. Concludendo: “Siamo alla follia. Una follia costeggiata di citazioni di Goebbels e Hitler. Siamo al disfacimento della cultura occidentale”. Non è mancato dopo queste parole l’intervento dei grillini di Ferrara. Maria Teresa Pistocchi portavoce del M5S locale si è augurata che questi “anatemi” non fossero rivolti al suo movimento, “l’unica forza nuova capace di interpretare l’indignazione e il desiderio di profondo cambiamento di gran parte della società civile e lo fa senza violenza, utilizzando gli strumenti della democrazia, quella stessa che da anni viene calpestata proprio da coloro che dovrebbero esserne i garanti”. Ha poi aggiunto: “Questa Chiesa che il potere in continua espansione di Comunione e Liberazione allontana sempre di più dalla Parola di Dio (quella del falegname che scacciava i mercanti e i corrotti dal Tempio) offende e indigna nel profondo dell’anima i credenti. Siamo in tanti a sperare che Papa Francesco riesca a fare il miracolo”.