Il 67% degli italiani ritiene che le Commissioni parlamentari debbano “essere costituite ed iniziare a lavorare anche prima che si formi il nuovo governo”. Lo rileva il sondaggio condotto per il programma “Otto e Mezzo” dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di 1.006 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. La netta maggioranza degli intervistati, quindi, si dice d’accordo con la posizione espressa dal Movimento 5 Stelle, pronto ad occupare l’Aula della Camera nella giornata di oggi se le Commissioni non verranno al più presto istituite. “Se le Camere, dopo il crollo negli ultimi tre anni, sembrano riconquistare parzialmente l’apprezzamento dei cittadini – ha fatto sapere il direttore di Demopolis, Pietro Vento – resta invece ai minimi storici la fiducia degli italiani nei partiti: era al 3% in dicembre, si attesta al 5% oggi. E l’attuale scenario non sembra favorire un rilancio dell’immagine e della credibilità delle forze politiche. Mentre a più di 40 giorni dalle elezioni i partiti non appaiono in grado di determinare la nascita di un esecutivo, cresce tra i cittadini il timore che anche il nuovo Parlamento possa restare paralizzato”. Alla domanda “Che cosa dovrebbe fare subito il nuovo Parlamento?”, posta agli intervistati in un ulteriore sondaggio Demopolis, il 90% chiede a gran voce la riduzione immediata dei rimborsi elettorali ai partiti, l’81% il dimezzamento del numero dei parlamentari e il taglio delle loro indennità, mentre il 67% vorrebbe subito la riforma della legge elettorale.



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