“Io ho il Movimento 5 stelle nel sangue e per cacciarmi dovranno farmi una trasfusione di sangue. E’ stata una votazione falsa quella indetta da Crimi. La mia espulsione è stata votata solo da 62 parlamentari, e gli altri dov’erano? Assenti dal lavoro. Non c’è nessun verbale. Questo non è il metodo 5 stelle perchè gli unici sovrani sono gli iscritti”. Il verbale in realtà esiste ed è proprio Marino Mastrangeli a mostrarlo durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”. Il senatore del Movimento Cinque Stelle, da poco espulso per aver partecipato a diverse trasmissioni televisive, infrangendo quindi il Codice di comportamento sottoscritto da tutti i parlamentari grillini, mostra quasi con orgoglio il foglio di carta intestata della Camera, su cui in effetti appare anche quel numero 62 (i voti a favore della sua espulsione) di cui proprio lui ha parlato. Mastrangeli ha anche annunciato che farà ricorso alla giustizia ordinaria: “La decisione ratificata dalla Rete di espulsione di Marino Mastrangeli dal Movimento 5 stelle è invalida e illegittima”, dichiarano in una nota i legali del senatore, gli avvocati Luigi Piccarozzi e Roberto Ricci, i quali si riservano di “procedere in tutte le opportune e competenti sedi giudiziarie”.



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