Un post sul blog di Beppe Grillo, non nello spazio principale, quello dove appaiono i post a sua firma, commenta il caso del cosiddetto ius soli. Il post non è firmato, e in questo caso dovrebbe come consuetudine appartenere al leader del M5S; in ogni caso non sarebbe apparso sul blog se Grillo non ne condividesse i contenuti. Si legge nel post che lo ius soli è qualcosa che va affrontato ed eventualmente cambiato rispetto alla legge corrente non da parte di gruppetti di politici “in campagna elettorale permanente”, ma solo attraverso la volontà popolare, il che significa con referendum. Nel post si legge che in Europa lo ius soli non è preso in considerazione se non con alcune eccezioni molto particolari: in Italia, dice, “se si è nati da genitori stranieri e si risiede ininterrottamente fino a 18 anni, lo ius soli è già un fatto acquisito”. Chi lo vuole, spiega, al compimento del 18esimo anno di età può chiedere la cittadinanza italiana. Solo un referendum può cambiare questa regola, perché bisogna spiegare che cosa potrebbe cambiare applicando lo ius soli dalla nascita. “Una decisione che può cambiare nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto di parlamentari e di politici in campagna elettorale permanente” si legge nel post. Dice che comunque un argomento come questo ancor prima del referendum va affrontato a livello europeo: chi entra in Italia entra in Europa, dice. Infine una nota: le posizioni della sinistra sull’argomento non sono chiare: “Quali sonore condizioni che permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare ipso facto cittadino italiano”?



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