Intervenendo all’assemblea del Partito democratico, Matteo Renzi ha invitato il partito ad assumere, nei confronti dell’attuale governo, un atteggiamento partecipe a attivo. In sostanza, l’esecutivo attuale non va subito, ma guidato. Occorre cavalcare il momento, benché questo non sia di certo l’esito che si era auspicato. Lo stesso premier Enrico Letta, del resto, ha ammesso che l’attuale governo non era quello voluto dal Pd. Ma, come ha riconosciuto Renzi, è pur sempre presieduto dal Pd. Subire il governo, per il rottamatore, equivarrebbe a «regalare a Berlusconi l’ennesimo calcio di rigore». Parlando di Bersani, ci ha tenuto a mandargli un abbraccio, ricordando come, pur avendolo aspramente combattuta, ha sempre mantenuto un atteggiamento leale. Per quanto riguarda il suo futuro, infine, ha detto che se il Pd riscoprirà «l’autenticità e la passione, io, non da candidato alla segretaria o da candidato all’Anci ma da militante, da iscritto darò una mano». Il sindacato di Firenze ha, infine, espresso un augurio nei confronti del neosegretario, Guglielmo Epifani, facendo presente che «tema del lavoro non è solo da sindacalisti, giuslavoristi, imprenditori, è come intendiamo la missione del Pd».