Beppe Grillo, dalle pagine del suo blog, attacca Berlusconi e «la sua marcetta su Brescia» contro i giudici. Secondo il comico genovese, l’ex premier vorrebbe che i magistrati si voltassero dall’altra parte, facendo finta di nulla. «Purtroppo per Al Tappone, giudicare è il loro mestiere e i tribunali della Repubblica non sono ancora stati privatizzati». Da parte del Pd – denuncia il leader 5 Stella – regna il più assoluto silenzio sulla vicenda. Non una parola da parte di «Capitan Findus Letta» né da qualunque altro vertice del partito (anche se, a dire il vero, Grillo dimentica che nel corso dell’assemblea del Pd in cui è stato eletto Epifani, in molti hanno contestato la manifestazione del Pd, compreso lo stesso neosegretario). In ogni caso, per Grillo, la parola «pacificazione», in nome della quale si sarebbe mantenuto il silenzio, è stata usata per «nascondere l’immondo mercimonio di un governo che rimane in piedi perché sostenuto da un condannato per i suoi fini personali». Grillo ne ha anche per Napolitano. Ricordando un intervento in cui il capo dello Stato si diceva convinto della necessità di fermare la violenza verbale prima che diventi eversione, ha fatto presente che, durante «l’occupazione del Palazzo di Giustizia da parte dei nominati da Berlusconi» non ha detto neanche lui una sola parola.



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