Nel movimento serpeggia il malcontento e non pochi temono che le questioni monetarie possano provocare attriti o scissioni. Il senatore grillino Francesco Campanella, per esempio, fa presente, intervistato da Repubblica, di aver criticato il modo di porsi di Beppe Grillo sulla questione della diaria. Nel partito si discute se si debba obbligatoriamente restituire o no la parte non rendicontata e l’opinione del comico genovese è chiara: chi non la restituisce è fuori. Eppure, le cose non sono così semplici. «Alcuni di noi hanno manifestato dubbi sulla modalità di restituzione degli emolumenti. E bisogna dire che nel regolamento questa parte è scritta in maniera non chiara». Campanella, in particolare, invitata guardare sul web per scoprire che non si fa assolutamente menzione del rimborso della quota di diaria non spesa. Si tratta, quindi, di come uno interpreti lo statuto. «Ma bisogna ascoltare chi la pensa in modo diverso, non additarlo quale traditore o ladro», afferma il senatore ricordando come subito dopo la discussione effettuata all’interno dell’M5S, Grillo abbia usato il suo blog per accusare qualcuno di volere fare la cresta sul finanziamento pubblico non restituendo la quota non utilizzate per spese legate alle proprie funzioni. 



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