La Cassazione boccia il Porcellum e rimanda gli atti alla Consulta.  Sul cosiddetto premio di maggioranza pesano questioni di legittimità in relazione alla Costituzione e alla Convenzione europea dei dritti dell’uomo si legge nella sentenza. Si fa riferimento a un ricordo presentato dall’avvocato Aldo Bozzi e 27 altre persone sulla legge elettorale approvata nel 2005 che presentava dubbi di costituzionalità: di fatto, la Cassazione rileva che è dubbio che “l’opzione seguita dal legislatore costituisca il risultato di un bilanciamento ragionevole e costituzionalmente accettabile tra i diversi valori in gioco”. Le questioni di costituzionalità dunque ci sono come avevano fatto notare nel ricorso, questioni che possono incidere sulla sovranità popolare. E’ il premio di maggioranza quello che viene giudicata negativamente in modo particolare nella sentenza perché pur se inteso per incentivare il raggiungimento di accordi tra le liste contraddice invece l’esigenza di assicurare la governabilità. Inoltre dubbi di costituzionalità anche sul meccanismo delle liste bloccate.



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