Alla fine Ruby ha deposto di fronte ai magistrati di Milano. E, per l’ennesima volta, ha ribadito che non ha mai avuto alcun rapporto intimo con Berlusconi. Al pm Antonio Sangermano, oltretutto, ha spiegato che l’ex premier era convinto che avesse 23-24 anni. Poco importa che in una conversazione telefonica intercettata nel settembre 2010 abbia riportato un’altra versione: «in quella telefonata ho detto bugie, per me le cavolate erano uno strumento automatico di difesa con tutte le persone», ha dichiarto. E’ falso, ha aggiunto la giovane marocchina, che ci sia stata una trattativa con Berlusconi per ottenere 5 milioni in cambio del suo silenzio di fronte ai pm sulle serate ad Arcore. Pure questa è stata messa a verbale come «una cavolata». Abbiamo fatto il punto sulla situazione del processo con Giovanni Toti, direttore del Tg4 e di Studio Aperto.
Come si sta evolvendo il processo?
Francamente, mi chiedo perché non sia ancora stato sospeso per entrambi i capi di imputazione. E’ evidente, infatti, che Ruby non si è prostituita. E, a questo punto, non c’era alcun motivo per forzarne l’affidamento al fine di limitare i danni, dato che Berlusconi non avrebbe avuto motivo di pensare di subirne.
Perché ne è così convinto?
Ci sono cinque capisaldi insormontabili nella testimonianza di Ruby: 1) la ragazza ha spiegato di aver mentito sull’età, dicendo di avere 23-24 anni. Nessuno, quindi, sapeva che era minorenne. 2) Ha detto di essersi inventata, e di averlo raccontato di fronte a dei testimoni, di essere parente di Mubarak. Non si capisce perché Berlusconi avrebbe dovuto effettuare delle indagini per appurare se mentiva. 3) Ha detto di non essersi mai prostituita, né con Berlusconi, né con nessun altro. 4) Ha affermato di non aver mai avuto alcun rapporto sessuale con Berlusconi. 6) Nelle intercettazioni telefoniche emerge una versione diversa da quella espressa nel corso della deposizione: ma è stata Ruby stessa a spiegare che si trattava di millanterie per farsi importante agli occhi dei suoi interlocutori. 7) Ha detto che in quell’ambiente non ha mai visto un contatto fisico tra uomini e donne.
Eppure, non ha descritto un ambiente particolarmente illibato e innocente.
E’ la riprova del fatto che tutto quello che ha detto è vero. Se, infatti, fosse stata indotta a mentire, tanto valeva mentire su tutto. Perché, infatti, raccontare che Nicole Minetti si era resa protagonista di balletti sexy in cui restava in reggiseno e mutande? Cosa che, oltretutto, va interpretata nel suo contesto.
Cosa intende?
Berlusconi non è solo un politico da vent’anni, ma è l’uomo che ha introdotto la tv commerciale in Italia, prodotto i grandi show in prima serata e, per anni, il Bagaglino…
Quindi, cosa prevede?
Beh, i funzionari della questura in servizio quella sera sono sfilati in tribunale, hanno spiegato di non ritenersi concussi e di non aver subito alcuna pressione; le dirette interessate dicono di non essersi mai prostituite; la vittima non c’è; l’accusa, infine, sostiene che abbiano mentito tutti. Eppure, nessuno è stato per questo indagato. C’è un evidente cortocircuito metodologico nel sistema della Procura. Di fronte a tutto ciò non si può prospettare altro che un’assoluzione.
Come inciderà la vicenda sulla stabilità del governo?
Dopo i decreti di ieri del governo sull’Imu e sulla Cig, mi sembra decisamente solido e sano. Sia Berlusconi che Epifani, del resto, hanno fatto sapere che non ci saranno falli di reazione da parte di nessuno, sia sul fronte delle questioni giudiziarie, sia delle burrasche interne al Pd.
(Paolo Nessi)