Non smette ovviamente di far discutere il disegno di legge, presentato dal Partito Democratico in Senato, con cui si vuole sostanzialmente vietare a tutti i movimenti politici non registrati di partecipare a qualunque competizione elettorale. Attraverso questa iniziativa, firmata dal capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, si vorrebbe quindi impedire ogni accesso alle elezioni a tutte quelle associazioni senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, andando dunque a colpire principalmente il Movimento 5 Stelle. Proprio la terza forza politica del Paese, se il disegno diventasse legge e se scegliesse di non diventare un vero e proprio “partito”, non potrebbe accedere a qualsiasi tornata elettorale. Non si è ovviamente fatta attendere la dura replica di Beppe Grillo, pubblicata da poco sul suo blog personale: “Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni”, annuncia l’ex comico genovese. “I partiti – conclude Grillo – si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà”.



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