Se all’annuncio seguiranno i fatti, si tratterebbe di una svolta epocale. Enrico Letta ha fatto sapere che è stata trovata un’intesa per abolire il finanziamento pubblico ai partiti e, contestualmente, per rafforzare le donazioni private. Una battaglia che da sempre qualifica, in particolare, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. All’interno del quale, tuttavia, sulla questione non sembrano esserci pareri concordanti. Secondo la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, è evidente che la formazione politica che rappresenta collaborerà affinché il referendum del ’93 «venga rispettato e non aggirato come al solito». Quindi, l’M5S potrebbe votare sì al ddl successivo alle linee guida indicate dal governo. Di tutt’altro avviso è il capogruppo al Senato, Vito Crimi. Secondo il quale si tratta, semplicemente, di una sparata da fine campagna elettorale. «In attesa di fare lo studio, possono sempre votare le nostre due proposte. Sono già state depositate da settimane alla Camera e al Senato». Secondo Crimi, inoltre, i partiti, se realmente fossero animati da buone intenzioni, potrebbe addirittura rifiutare, semplicemente con una firma, come ha fatto l’M5S, ai rimborsi elettorali. Nel frattempo, un utente del blog di Beppe Grillo che si firma Pompilia Cetra fiuta l’inganno, e ironizza: «Ah è solo una proposta, deve prima esprimersi la ragioneria,trovare coperture,regolamentare statuti,regolare donazioni private, trasparenza, regole, regolamenti, commi, articoli. Capito!».



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