Secondo Beppe Grillo, il governo ha una pistola puntata alla tempia. Si tratta dell’Imu. L’imposta, a giugno, sarà sospesa. Il che non significa che sarà eliminata. Dalla pagine del suo blog, il comico genovese fa presente che la cartuccia ce l’ha in mano Berlusconi. Quando si riaprirà il discorso sull’eliminazione, «il Governo si accorgerà allora, con stupore, che ciò non è possibile. Non ci saranno fondi per finanziare i Comuni che, in assenza dell’IMU, rischierebbero di non garantire i servizi primari». Per Grillo, inoltre, il grilletto della pistola sarebbe l’evasione per evasione fiscale per cui Berlusoconi è stato condannato in Appello, mentre l’indice che premerà è la sentenza in cassazione che, in caso di conferma, renderebbe concreta l’interdizione di Berlusconi dai pubblici uffici per cinque anni. Tuttavia, prima che questo accada, secondo il leader dell’M5S, Berlusconi «griderà al tradimento per la mancata abolizione dell’IMU e denuncerà la catastrofica situazione economica». E, come già accaduto in passato, «Berlusconi cavalcherà la paura del disastro economico accusando i comunisti (?) di una politica recessiva». A quel punto la legge elettorale, posto che sia cambiata, gli sarà disegnata addosso. Stravincerà e, infine, «diventerà intoccabile».



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