Giornate intense per il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Prima di prendere parte a Firenze alla “Deejay Ten”, la corsa di 10 chilometri ideata da Linus in collaborazione con Rosa & Associati, giunta alla seconda edizione, Matteo renzi ha accettato la richiesta del trio Medusa di mettersi baffi posticci. “Assomigli a D’Alema”, gli hanno detto i comici tra l’ilarità generale, Renzie (come lo chiama Beppe Grillo) ha reagito con simpatia. Il sindaco di Firenze si è poi spostato a Bologna, dove ha partecipato come relatore alla chiusura dell’anno accademico della Johns Hopkins University a Bologna. Renzi, davanti ai tantissimi giovani presenti, ha snocciolato un convincente discorso in inglese in cui ha affrontato i più diversi argomenti, da Obama alla “rottamazione” (parola mantenuta in italiano). “L’Italia è piena di giovani talenti che sono come chiusi in una bottiglia di Lambrusco. Dobbiamo aprire questa bottiglia”, ha esordito il primo cittadino. “Rottamazione significa più o meno che dobbiamo cambiare i leader. Il mondo cambia e i politici purtroppo restano gli stessi. In questo periodo in Italia, ma non solo in Italia, ci sono alcuni politici che sognano gli incubi, non i sogni della gente”. Renzi ha anche ironicamente rievocato il suo breve incontro con il presidente americano Barack Obama alla Casa Bianca: “Non potevo parlare di tortellini e tagliatelle con il presidente Obama”. Poi, parlando di argomenti di carattere nazionale, Renzi ha spiegato che se sarà abolito il finanziamento ai partiti, “sarà una vittoria dell’Italia e non una vittoria di Renzi. Poi ci sono tante altre cose da fare. Eliminare il Senato come lo conosciamo adesso e farne una Camera delle Autonomie; c’è da cambiare una volta per tutte il riordino istituzionale abolendo le Province”. “Piano piano possiamo dire che tutti i progetti di cui abbiamo parlato per mesi secondo me – ha concluso – potranno realizzarsi”.