Non dobbiamo temere il colpo di Stato perché, di fatto, è già avvenuto. Ne è convinto Massimo Fini che, dalle pagine del Blog di Beppe Grillo, spiega come i partiti, che non sono altro che associazioni private, abbiamo occupato qualunque cosa. Dalle istituzioni, al governo, dai giornali, alla municipalizzate, dalla Rai ai teatri. Oggi, tuttavia, è cambiato qualcosa: il colpo di Stato si è potenziato, dopo che destra e sinistra hanno deciso di mettere da parte le diatribe per spartirsi il bottino. E mentre la gente normale fa fatica a trovare un lavoro per i propri figli, questi piazzano i loro di figli, le loro amanti e i loro parenti. E pure in posti da centomila euro l’anno. Certo, i partiti sono previsti dalla Costituzione. Ma non imposti. I cittadini, infatti, «possono», organizzarsi in partiti, ricorda Fini, ma non è che «devono». Certo, il colpo di Stato in senso tecnico non è stato attuato, riconosce Fini. Tuttavia, «PD, PDL, che sono i responsabili della situazione a cui siamo arrivati, con la benedizione e aiuto di Napolitano» si sono arroccati «nelle istituzioni e tra l’altro» continuano «ad avere in mano la televisione». Vista la situazione, a conti fatti, considerando che il 25 per cento degli elettori ha votato l’M5S, e un altro 25 per cento non ha votato, per Fini vuol dire che ormai metà degli italiani non crede nella democrazia.



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