Le elezioni comunali a Massa hanno decretato un vincitore al primo turno, senza quindi bisogno di andare al ballottaggio del 9 giugno: si tratta di Alessandro Volpi, candidato del centrosinistra. Grazie a questa vittoria, alla coalizione a sostegno di Volpi sono stati assegnati in totale 21 seggi, così ripartiti: 7 al Partito Democratico, 5 alla lista civica “Per Massa Volpi sindaco”, 3 alla lista “Uniti per Alessandro Volpi sindaco”, 2 a Sinistra Ecologia Libertà, 1 ai Socialisti e 1 a Rifondazione Comunista (clicca qui per tutti i dettagli).
Dopo ben dieci anni di governo di amministrazione di centrodestra, Isernia torna a essere guidata dal centrosinistra. Il candidato sindaco Luigi Brasiello, infatti, è stato eletto al primo turno dopo aver superato di poco la soglia necessaria del 50 per cento. Il candidato di centrodestra, Giacomo D’Apollonio, si è invece fermato al 43%. In virtù di questi risultati, alla coalizione a sostegno di Brasiello sono stati assegnati in totale 20 seggi (clicca qui per tutti i dettagli).
A Imola si è imposto al primo turno il candidato sindaco del centrosinistra Daniele Manca. La sua coalizione ha infatti ottenuto il 53,65% dei voti. Nel dettaglio, il Pd ha ottenuto 14 seggi mentre un seggio dei 15 in totale conquistati è andato alla Lista civica Fornace viva. Quattro seggi ha invece conquistato la lista del Movimento cinque stelle che candidava Claudio Frati e che ha ottenuto il secondo miglior risultato con il 18,77% dei voti. Un solo seggio infine al Pdl che si presentava da solo e che ha ottenuto il 9,79% dei voti.
La vittoria di Ignazio Marino, che comunque affronterà nuovamente Gianni Alemanno al ballottaggio del 9 giugno, si ripercuote anche sui singoli municipi capitolini, tanto che il centrosinistra ne conquista 14 sui 15 totali, fatta eccezione del XV (Cassia, Flaminia, Tor di Quinto) che invece si conferma del centrodestra. Il vero vincitore di queste elezioni, comunque, è ancora una volta il partito del non voto: solo il 52% circa degli aventi diritto – quindi poco più della metà – si è recato alle urne a Roma, con un calo del 20% rispetto alla precedente tornata (clicca qui per i dettagli).
A Sondrio, il sindaco uscente Alcide Molteni, sostenuto dal Pd, è stato riconfermato dopo aver ottenuto il 53,68% dei consensi, contro il 20,91% del diretto avversario del centrodestra, Mario Fiumanò. Andando a vedere la ripartizione dei seggi e quindi anche il numero dei consiglieri eletti, notiamo che alla coalizione a sostegno del primo cittadino uscente sono andati in totale 20 seggi, mentre alla coalizione di centrodestra ne sono stati assegnati cinque (clicca qui per i dettagli).
A Vicenza si impone il candidato sindaco del centrosinsitra, Achille variati. Nella coalizione di centrosinistra il Pd ottiene 11 consiglieri; la Lista civica Variati 8 seggi; l’Udc 1 seggio. Dunque alla coalizione di centrosinistra vanno in tutto 20 seggi. La coalizione di centrodestra ottiene un totale di 7 seggi ripartiti così: La Lista civica Vicenza ottiene 3 seggi; il Pdl 3 seggi; la Lega Nord 1 seggio. Un seggio va anche al M5S. (clicca qui)
Antonio Di Pietro ancora una volta contro Ignazio Marino. Dopo l’esclusione dell’Italia dei Valori dalla corsa al Comune di Roma insieme al centrosinistra, l’ex magistrato si lascia andare a duri commenti durante la trasmissione “L’aria che tira” su La7: “Abbiamo fatto un comunicato stampa che partecipavamo alle elezioni, abbiamo raccolto le firme fino alla sera prima – spiega Di Pietro -, come hanno fatto a presentarle 24 ore dopo cancellando i nostri voti? Su questo dovrebbe indagare la magistratura” (clicca qui per i dettagli).
Beppe Grillo si fa finalmente vivo per commentare l’esito di queste elezioni amministrative, da molti definito fallimentare per il Movimento 5 Stelle. “Non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprietà dei partiti. Non è giusto” (clicca qui per i dettagli).
La grande maggioranza dei comuni dove si sono tenute le elezioni comunali va al ballottaggio. Ci sono però diversi comuni dove il sindaco è stato eletto al primo turno. Vediamo i comuni capoluogo di provincia e quelli superiori ai 15mila abitanti dove questo è stato possibile (clicca qui per i dettagli).
Concluso lo spoglio delle schede, anche queste elezioni amministrative hanno proclamato vincitori e sconfitti. Da sottolineare, intanto, il dato relativo all’affluenza: in questa tornata elettorale ha votato il 62,38% degli elettori, una cifra di quasi 15 punti inferiore rispetto alle precedenti elezioni. A Roma è stato registrato il calo più rilevante, visto che si è recato alle urne solamente un cittadino su due, il52,8%, oltre 20 punti in meno del 2008, quando votò il 74,49%. Osservando invece i risultati, il centrosinistra è sostanzialmente in vantaggio in tutti e sedici comuni capoluogo in cui si è votato, mentre da evidenziare è il flop del Movimento 5 Stelle: nessun candidato grillino, infatti, è riuscito a raggiungere il ballottaggio. “Il calo per noi era previsto – ha detto in tarda serata Beppe Grillo – Un italiano su due non è andato a votare: questa è la crisi, sempre più profonda, della partitocrazia, e non il nostro crollo. Lo sconfitto è il sistema dei partiti”. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, arriva a definire “ingrati” i cittadini: “Un dramma che non passa per la Tv o per i talk show, quel dramma è rappresentato da alcuni comuni che conosco bene, quelli in cui c’è un gruppo da almeno 7 anni, che con ricorsi giudiziari, volontariato, studio di bandi pubblici, opere di beneficenza, hanno aiutato e messo in rete centinaia di cittadini. Lì in quei comuni, dove c’è una storia di partecipazione del MoVimento ineguagliabile, fatta di sacrificio e altruismo, lì i cittadini credo che siano stati un po’ ingrati”. Analizziamo ora i risultati in tutte le città e i vari aggiornamenti.
A sfidarsi al ballottaggio saranno Ignazio Marino e Gianni Alemanno. Il candidato del centrosinistra, al termine dello spoglio delle schede di questo primo turno, ha ottenuto 512.720 preferenze e il 42,61% del totale, seguito dal primo cittadino uscente della capitale fermo a quota 364.337 voti e il 30,28%. Terzo posto per il candidato del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito con 149.665 voti ottenuti e il 12,44%, seguito dall’imprenditore Alfio Marchini (candidato indipendente) al 9,49% con 114.169 preferenze, Sandro Medici al 2,23% con 26.825 voti e Alfonso Marra all’1,19% con 14.307 voti (clicca qui per i dettagli).
La capitale va al ballottaggio dopo un risultato elettorale che ha visto un astensionismo davvero allarmante. In pratica un romano su due non ha votato. La percentuale infatti è pari al 52,8% contro il 73,66% delle scorse elezioni comunali. Ma vediamo tutti i voti che ogni singola lista ha ottenuto a queste elezioni (clicca per i dettagli).
Il buon risultato ottenuto da Ignazio Marino, il quale affronterà al ballottaggio il sindaco uscente Gianni Alemanno, si nota anche in quasi tutti i municipi capitolini. Vanno infatti al centrosinistra ben 14 municipi sui 15 totali (clicca qui per i dettagli).
Termina quasi in perfetta parità il risultato delle elezioni comunali di Brescia: i due candidati del centrosinistra e del centrodestra infatti si piazzano rispettivamente al 38,06% il primo e al 38% il secondo. Si giocherà tutto nel ballottaggio tra Emilio Del Bono per la coalizione del centrosinistra e il sindaco uscente Adriano Paroli per il centrodestra (clicca qui per i dettagli).
A Vicenza trionfa il primo cittadino uscente Achille Variati che, al termine dello spoglio delle schede nelle 112 sezioni totali, ottiene 28.104 voti e il 53,47%, staccando notevolmente la diretta avversaria, la leghista Manuela Dal Lago, ferma al 27,38% con 14.391 preferenze (clicca qui per i dettagli).
La coalizione di centrosinistra ha ottenuto il 39,54% con 11520 voti; quella di centrodestra il 23,37% con 6809 voti. Al ballottaggio dunque per il primo schieramento Bruno Valentini e per i secondi Eugenio Neri. Al terzo posto si è classificata Laura Vigni della coalizione di sinistra che raggruppava Sinistra per Siena, Rifondazione comunista e Lista civica Siena si Muove: ha ottenuto il 10,29% pari a 2999 voti (clicca qui per i dettagli).
A Imperia, dove si è astenuto quasi il 10% dei votanti in più (ha votato il 66,71% contro il 77,92% del 2008) si va al ballottaggio. Appare favorito il candidato della coalizione di centrosinistra Carlo Capacci che ha sfiorato la vittoria al primo turno ottenendo il 46,83% con 10232 voti; il candidato del centrodestra Erminio Annoni ha ottenuto il 28,20% con 6163 voti (clicca qui per i dettagli).
Tutto come previsto a Barletta, dove vanno al ballottaggio del 9 giugno il candidato di centrosinistra, Pasquale Cascella, e quello di centrodestra Giovanni Alfarano. Il primo ha ottenuto 24.338 voti, pari al 43,68% del totale, mentre il secondo si è fermato a quota 15.008 preferenze e il 26,88% (clicca qui per i dettagli).
Nonostante la forte astensione ha vinto al primo turno la coalizione di centrosinistra che ripresentava il sindaco uscente, Marco Filippeschi. Ha infatti ottenuto il 53,48% con 20538 voti. La coalizione di centro desta che presentava candidato Franco Mugnai ha ottenuto il 12,66% con 4864 voti. Si è piazzata terza la candidata del M5S, Valeria Antoni, con il 10,48% e 4025 voti (clicca qui per i dettagli).
Sarà ballottaggio anche a Treviso, dove il 9 giugno prossimo si sfideranno il candidato di centrosinistra Giovanni Manildo (arrivato al 42,53%) e il sindaco uscente e candidato di centrodestra Giancarlo Gentilini (fermo al 34,82%). Terzo posto per il centrista Massimo Zanetti con il 10,58% (clicca qui per i dettagli).