La procura di Roma ha da poco avviato un’inchiesta sulle minacce di morte rivolte alla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, apparse in queste settimane su diversi siti internet. Ad occuparsene saranno il procuratore aggiunto Nello Rossi e il sostituto Luca Palamara, mentre i reati ipotizzati sono quelli di minacce, diffamazione e violazione della privacy. Intanto, mentre si tenta di risalire all’identità degli autori delle offese nei confronti della Boldrini, gli inquirenti hanno già disposto la rimozione delle immagini con post offensivi rivolti al presidente della Camera. Tanti gli esponenti politici che in queste ore hanno espresso solidarietà nei confronti della collega, a cominciare dal leader di Sel, Nichi Vendola: “Laura Boldrini è una donna coraggiosa e denuncia l’umiliazione perenne delle donne sul web e nella vita quotidiana. Siamo con lei”, mentre secondo Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, Laura Boldrini, “spero non solo per essere stata oggetto di attacchi sulla Rete, pone la questione degli abusi che si verificano sul web nella più totale impunità. Da tempo questa nuova forma di violenza doveva essere  assolutamente contrastata. Invece si confonde la intangibile libertà di espressione con il diritto di linciare chiunque”, ha detto Gasparri, invitando a trovare al più presto “norme e strumenti che impediscano la violenza telematica”.