Si è arrivati alla nomina definitiva dei presidenti delle varie commissioni parlamentari, con ovvia ira del Movimento cinque stelle che lamenta non sia stata concessa loro neanche una presidenza (alla camera c’è però come vicepresidente della commissione giustizia il grillino Bonafede). Vediamo gli eletti nell’ordine cominciando dalla Camera. Alla commissione finanza Daniele Capezzone del Pdl: alla commissione esteri Fabrizio Cicchitto: a quella bilancio della Camera è Francesco Boccia del Pd. Francesco Paolo Sisto del Pdl è stato eletto presidente della Commissione Affari Costituzionali. Alla difesa abbiamo Elio Vito del Pdl mentre alla commissione giustizia Donatella Ferranti del Pd. Guglielmo Epifani è il nuovo presidente della Commissione Attività Produttive. La Commissione Politiche Ue è presieduta da Michele Bordo del Pd; la commissione agricoltura va a Luca Sani anche lui del Pd; Michele Meta sempre del Pd è il presidente di quella dei trasporti mentre Cesare Damiano è presidente della commissione lavoro.
Vediamo invece le nomine al senato. Eletto presidente della commissione esteri è Casini: Nicola Latorre presidente della commissione difesa; Anna Finocchiaro della commissione affari costituzionali; Mauro Marino alle finanze; Antonio Azzollini al bilancio, Roberto Formigoni all’agricoltura. E’ ancora in sospeso la commissione giustizia perché non si trova un accordo sul nome di Nitto Palma, bocciato due volte tanto che domani bisognerà votare ancora.
Come detto, il M5S protesta apertamente. Ha infatti detto Vito Crimi: “Anche solo immaginare di dare le presidenze che ci spettano a Sel e Lega, significa tentare di fare un Gran Premio facendo correre gli avversari con il muletto, ma il risultato non sarebbe tagliare il traguardo, bensì schiantarsi contro le tribune alla prima curva seria, essendosi privati dei freni”. Caos invece nel Pdl per la mancata elezione, che invece sembrava prevista, di Nitto Palma alla commissione giustizia: pare ci siano stati dei franchi tiratori.