Si è svolta oggi nell’Aula di palazzo Madama la cerimonia dedicata alla memoria delle vittime del terrorismo. Il Capo dello Stato, dopo la deposizione in Via Caetani di una corona di fiori sotto la lapide che ricorda il luogo del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, si è recato a Palazzo Madama dove, nella sala Pannini, alla presenza dei vertici istituzionali ha consegnato le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica concesse ad alcuni dei familiari delle vittime di terrorismo. “Bisogna fermare la violenza prima che si trasformi in eversione. In questo momento non possiamo essere tranquilli davanti a esternazioni anche solo sul piano verbale o sul piano della propaganda politica”, ha detto Giorgio Napolitano. “Quando i miei genitori mi portarono in via Fani (dove fu rapinato Moro e assassinati gli uomini della scorta, ndr), avevo 12 anni e vedere cinque servitori dello Stato che persero la vita per il presidente della Dc rapito e poi assassinato mi ha fatto capire quanto la politica è alta se è di servizio”, ha aggiunto il Capo dello Stato. Commosso durante la cerimonia anche il presidente del Senato Pietro Grasso: “La scelta della data – ha spiegato – è caduta sull’anniversario dell’assassinio di Aldo Moro perchè quella decisione spietata, che portò dopo 54 giorni di prigionia all’uccisione del Presidente della Dc ha rappresentato un momento di condivisa presa di coscienza da parte dello Stato. Quello Stato che, purtroppo, solo allora, capì che la reazione non poteva più tardare”. Lo stesso Grasso ha voluto ricordare su Twitter anche l’anniversario della morte di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia lo stesso giorno di Aldo Moro: “Peppino Impastato aveva 30 anni, un coraggio da leone, e lo ammazzarono”.