“Il presidente della Repubblica è stato messo con le spalle al muro. Cosa avrei fatto io? Se fossi stato al posto di Napolitano avrei dato un incarico per formare un governo che prendesse in parola il Movimento 5 Stelle per le dichiarazioni fatte”. Queste le parole di Stefano Rodotà durante il recente incontro con i parlamentari M5S. “C’era una impressionante crisi in Parlamento – ricorda il giurista – C’e’ stata questa singolare processione di tre gruppi parlamentari e dei rappresentanti delle Regioni, ad eccezione di una. Il presidente è stato messo spalle al muro”. Poi un attacco anche all’attuale esecutivo guidato da Enrico Letta: “Chi non è stato capace di gestire quella fase, non credo sia capace di gestire questa”. Sempre Rodotà corregge però il tiro in una nota diffusa alla stampa: “Ho letto il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle che, sulla base della registrazione del nostro incontro, riferisce quel che ho effettivamente detto rispondendo ad una domanda su quello che, in ipotesi, avrei fatto qualora avessi dovuto conferire l’incarico per formare un governo. Dichiarazione chiarissima: ‘Avrei dato un incarico per formare un governo che prendesse in parola il Movimento 5 Stelle per le dichiarazioni che aveva fatto’, dunque ad una personalità diversa dagli appartenenti a quel Movimento. Nessun riferimento a quel che ha fatto o avrebbe dovuto fare il Presidente Napolitano. Aggiungo che trovo irrispettoso mettersi abusivamente nei panni degli altri, a maggior ragione se sono quelli del Presidente della Repubblica”.



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