L’odio e il disprezzo del Movimento 5 Stelle per i giornalisti, ma solo per quelli italiani, è diventato ormai proverbiale. Li considerano servi dei partiti e della banche, dei poteri forti e via dicendo. In Italia, non esiste libertà di opinione, ma solamente emanazioni della politica che scrivono sui giornali o parlano in tv. Tra gli addetti ai lavori del mondo dei media in assoluto più detestati ci sono, come è noto, il conduttore di Ballarò, Giovanni Floris, Bruno Vespa, Formigli e l’Annunziata; persino Milena Gabanelli, da candidata rinunciataria dell’M5S alla poltrona di presidente della Repubblica è diventata persona poco gradita dopo che ha espresso alcuni dubbi sulla trasparenza finanziaria di Grillo e Casaleggio. Ma hanno davvero ragione i grillini quando parlano di un accerchiamento mediatico contro di loro? Secondo Paolo Liguori sì. Il giornalista, durante la puntata di In Onda di sabato 8 giugno ha dichiarato: «L’attacco mediatico forte, concentrico, con pochi precedenti contro il Movimento 5 Stelle c’è eccome! E però loro se lo dovevano aspettare. Perché, quando uno diventa il movimento che destabilizza il sistema che fa un governo di larghe intese, se lo deve aspettare».



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