Quando si parla di presidenzialismo ci si riferisce, in realtà, ad una sorta di presidenzialismo alla francese. Al di là di questa distinzione, resta il fatto che l’attribuzione di maggiori poteri ad un presidente della Repubblica direttamente eletto e che sia, contestualmente, il capo dell’esecutivo, è diventato il principale pallino – almeno attualmente – del centrodestra. Berlusconi sembra seriamente intenzionato a far sì che la Costituzione venga modificata in tal senso mentre, in seno al Pd, il motivo reale per opporsi ad un’ipotesi del genere consisterebbe quasi esclusivamente nel timore che giovi in particolar modo proprio a Berlusconi. Sulla questione è stato interpellato anche Lorenzo Jovanotti. Che, ai microfoni dell’Ansa si è detto convinto del fatto che, probabilmente, una revisione costituzionale di questo genere non è quello che serve attualmente all’Italia. «E’ il semipresidenzialismo che farà svoltare la situazione? Secondo me non la farà svoltare». A chi gli ha chiesto cosa consentirà il cambiamento, ha risposto che, anzitutto, andranno varate delle leggi sul lavoro. E la legge elettorale: «le cose vere, che servono al Paese. Non credo che il semipresidenzialismo – ha concluso – possa infondere entusiasmo».



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