Da magistrato è sceso in politica. Il che, di per sé, è piuttosto opinabile. Una volta tornato in magistratura, tuttavia, ha continuato a fare politica. E questo è decisamente contestabile. Tanto da far decidere al procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, di avviare un’azione disciplinare nei confronti di Antonio Ingoria, ex leader di Rivoluzione Civile, il partito che non riuscendo e entrare in Parlamento è riuscito a far fuori, in un colpo solo, gli ultimi residui dei partiti comunisti e l’Italia dei Valori di Antoni Di Pietro. Ciani ha rilevato il fatto che Ingroia, dopo il reintegro in magistratura, ha continua a volgere attività politica e fare comizi e convegni con la sua Azione civile. Dopo aver avviato un’istruttoria, deciderà se archiviare il caso oppure se formulare un’incolpazione davanti alla sezione disciplinare del Csm. L’illecito disciplinare era stato segnalato al Csm, al ministro della Giustizia e alla Procura generale della Cassazione il Marilinda Mineccia, capo della Procura di Aosta, dove Ingroia, non appena ha messo piede, si è preso un mese di ferie. Finora, quindi, non ha mai prestato servizio presso l’ufficio giudiziario valdostano dove è stato assegnato. Aosta era l’unica circoscrizione in cui non si era candidato.