Le critiche di Adele Gambero, che Grillo ha prontamente invitato a farsi da parte e trovarsi una nuova dimora politica, hanno compattato i fedelissimi del comico genovese. Tra questi, c’è Alessandro Di Battista, onorevole 5 Stelle, che ha espresso tutta la rabbia e la frustrazione di chi, nel partito, si sente bistrattato dai suoi stessi colleghi. Di Battista ha fatto presente: «Noi lavoriamo diciotto ore al giorno e non cambia nulla in questo Paese». Ovvero, ad oggi ancora non è stata varata una serie legge sul conflitto d’interessi che superi quella di 50 anni fa, né è stato introdotto il reddito di cittadinanza. «Non si fa una legge sul conflitto d’interesse o sul reddito di cittadinanza. Ci dicono che i soldi ci sono e se li rubano. E adesso il problema è Beppe Grillo che usa da sempre gli stessi toni?». Effettivamente, dal momento stesso in cui Grillo è comparso sulla scena politica, è stato criticato per i suo continui turpiloqui. Basti pensare che venne (politicamente) alla ribalta con i “vaffa day”. Sta di fatto che, secondo Di Battista, i toni non sono di odio, ma, semplicemente, «di giusta incazzatura perché il Paese sta male. Ed è grazie a questa rabbia sana che noi siamo qui dentro per provare a cambiare le istituzioni».



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