Proprio mentre il malcontento nell’M5S rischia di deflagrare, Grillo – più contestato che mai – sembrava che se ne sarebbe andato, che sarebbe dovuto partire verso la meta più distante possibile, l’Australia. Il comico torna a fare il comico, si era pensato. Certo, avrebbe unito come sempre umorismo e invettiva socio politica; ma non si sarebbe dovuto trattare dei comizi teatrali cui ci aveva abituato negli ultimi tempi. Non sarebbe andato, in sostanza, nel Paese dei canguri, dove vive uno dei suoi cinque figli, per prender voti. Dopo l’opera teatrale del 2010, «Beppe Grillo is back», avrebbe ripreso in mano i ferri del mestiere. Già in passato si era cimentato con il pubblico straniero, portando in giro per Londra, Parigi, Monaco, e Bruxelles “incredibile Italy”, da cui ne trasse il racconto “Un Grillo mannaro a Londra”. Ebbene, tutti i condizionali dipendono dal fatto che, dopo che la notizia è stata ripresa e diffusa da svariati organi di stampa, lo stesso Grillo, dal suo profilo di Twitter, ha smentito l’ipotesi. «La “notizia” secondo la quale sarei in partenza per un nuovo tour è falsa. Non andrò in Australia, però manderemo i politici ad Hammamet». Il Movimento 5 Stelle può, quindi, stare tranquillo.