Dopo un trend che, per mesi, continuava a rivelarsi ribassista, il Pd, complici le amministrative in cui ha vinto ovunque, riprende a salire nei sondaggi, registrando il 28,1 per cento dei cittadini che si dicono intenzionati a votarlo oggi contro il 25,4 per cento di quelli che, nelle scorse politiche, effettivamente l’hanno votato. Cresce anche Sel, che passa dal 3,2 per cento al 4,8 mentre il centrosinistra nel suo insieme si attesta sul 34,6 per cento, rispetto al 29,5 delle elezioni. Il Pdl, rispetto alle elezioni, passa dal 21,6 per cento al 26, perdendo tuttavia 1,7 punti rispetto alla precedente rilevazione. La Lega, invece, cresce di 0,3 punti, mentre Fratelli d’Italia resta saldo al 2 per cento e Fratelli d’Italia cresce dallo 0,6 per cento all’1. Il centrodestra, nel suo insieme, si attesta al 34,6 per cento, esattamente come il centrosinistra. In rapida discesa il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, che dallo straordinario risultato delle politiche (25,5 per cento) si ferma al 17,9. Il centro si riduce al lumicino, passando dal 10,6 per cento al 6,6. Scelta civica di Monti, praticamente, dimezza i voti, passando dall’8,8 per cento al 4,8 di questa rilevazione.