Come è ormai noto, il pronunciamento della Corte costituzionale è stato decisamente sfavorevole a Berlusconi. Quando era presidente del Consiglio dei ministri, chiese il legittimo impedimento per non presentarsi all’udienza del primo marzo 2010 del processo Ruby, dovendo presiedere, quel giorno un Cdm. La Corte d’Appello del Tribunale di Milano stabilì che il legittimo impedimento non sussisteva, e la presidenza del Consiglio fece ricorso presso la Consulta per ribaltare la decisione. Ma la Consulta ha ritenuto infondato il ricorso. Ebbene, Mara Carfagna, deputata del Pdl, già ministro per le Pari opportunità e diplomata in giurisprudenza con il massimo dei voti, ha scritto sul proprio account Twitter: «la farsa in Cassazione è finita nel modo più scontato. Uno stato che si vendica usando il pugno della giustizia non è liberale. Mobilitiamoci». La Cassazione? Passa una bella differenza tra l’organo costituzionale che effettivamente si è pronunciato sul conflitto di attribuzioni e l’ultimo grado della giurisdizione ordinaria. Dopo che numerosi utenti le hanno fatto notare la figuraccia, si è immediatamente corretta, scrivendo «Corte costituzionale». Ma, quel punto, è sparito il «mobilitiamoci». In un post successivo, ha ammesso l’errore: « Eh si! Mi sono distratta..capita anche a me. Relax!»



Leggi anche

Alessandro Ruben, chi è il marito di Mara Carfagna/ Oggi il matrimonio top secret a Sorrento