“In uno Stato di Diritto, le sentenze vanno rispettate ed applicate. Berlusconi ne tragga le dovute conseguenze e risparmi al Paese inutili barricate”. A dirlo è Nicola Morra, portavoce del gruppo M5S al Senato, commentando la sentenza con cui i giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, presieduti da Giulia Turri, hanno condannato il Cavaliere a 7 anni e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile nell’ambito del cosiddetto processo Ruby, l’accusa aveva chiesto una condanna a sei anni, cinque per concussione e uno per prostituzione minorile. Morra ha poi voluto ricordare la scarsa presenza di Berlusconi al Senato: “99,47% di assenze, 173 sedute su 174, in questi primi tre mesi. Se si dimettesse non se ne accorgerebbe nessuno a Palazzo Madama”, ha detto ironicamente. Il 9 luglio, ha poi ricordato il portavoce del Movimento 5 Stelle, la Giunta per le Elezioni affronterà anche il tema ineleggibilità: “Confermiamo che il M5S, al di là delle sentenze odierne e recenti, porrà il tema della sua ineleggibilità dal prossimo 9 luglio nella Giunta per le elezioni del Senato. Il Pd non offra salvacondotti”.



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