Il caso dell’acquisto degli F35, ereditato dai precedenti governi, rischia di mettere in difficoltà Enrico Letta. Il ministro della difesa Mario Mauro, come si sa, aveva nelle scorse settimane confermato la volontà di acquistare gli aerei da guerra nonostante il parere contrario che si era levato da larghi strati della popolazione italiana. Una spesa ritenuta oltraggiosa quella del programma Join Strike Fighter in un momento di così grave crisi economica. Inoltre le polemiche perché da più parti si è detto che quegli F35 sarebbero anche velivoli poco affidabili. Si tratta di una spesa di 14 miliardi di euro buoni per coprire gli aumenti dell’Iva e dell’Imu. Adesso si aggiungono ai contrari anche una maggioranza di parlamentari del Pd: è stata infatti firmata una mozione contraria all’acquisto inizialmente da sedici deputati democratici sostenuti da Sel e dai Cinque stelle. Tra chi si oppone anche diversi parlamentari dell’area cattolica come il vicepresidente Pd a Montecitorio Geor Grassi: “E’ un errore pensare che gli armamenti servano a conservare la pace. Io mi opporrò sempre a decisioni in netto contrasto con la mia morale e con quello che dovrebbe essere l’orientamento di un paese cattolico e cristiano” ha detto. Al momento hanno firmato la mozione in 163 parlamentari: Sel (36), M5S (109), Scelta civica (2) e i 16 del Pd. Secondo indiscrezioni si sono aggiunti molti altri esponenti del Pd tanto che il partito di governo appare del tutto spaccato in due.