Il capo del governo Enrico Letta si è presentato alla Camera per rendere noto il suo punto di vista sul Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles i prossimi 27 e 28 giugno. Un vertice fondamentale, lo ha definito, alla luce della situazione economica di crisi: l’Europa dovrà dare delle risposte o sarà la fine, ha detto senza mezzi termini. Ci attende un confronto duro e importante, ha detto ancora, un confronto politico. E politico sarà il contenuto del suo intervento a Bruxelles, ha spiegato Letta. A proposito della situazione economica Letta ha voluto riportare le stime di Eurofund che ha definito “il costo della disoccupazione giovanile in termini di reddito perduto e di maggiori oneri per assistenza sociale pari a circa 153 miliardi: una dissipazione senza pari, uno sperpero che la crisi esaspera in un paradossale circolo vizioso”. Un confronto duro quello di Bruxelles, ha detto ancora: se l’Europa si ferma così come è oggi, è perduta: “Le ombre sulla tenuta della moneta unica non sono state ancora fugate definitivamente”. Letta ha poi parlato degli impegni del suo governo che proprio domani approverà un pacchetto di misure per il mercato del lavoro: “aumentare l’occupazione, soprattutto quella giovanile, sostenere le famiglie in difficoltà”. Un pacchetto che attraverso forme di decontribuzione cercherà di creare posti di lavoro a tempo indeterminato.