Nel 1960 l’allora leader dell’Unione Sovietica passò alla storia con un gesto emblematico. Nel bel mezzo di un discorso all’assemblea delle Nazioni Unite si sfilò una scarpa sbattendola sul suo tavolo. Fu il gesto provocato dall’ira per un intervento del delegato filippino che aveva denunciato la dominazione sovietica sull’Europa orientale. La scarpa rimase sul tavolo per tutto il tempo dell’assemblea diventando una immagine iconica del periodo della Guerra fredda. Tra l’altro in molti hanno messo in dubbio che la scarpa fosse proprio quella del leader del partito comunista sovietico o addirittura che se la fosse portata appositamente in una borsa per l’occasione. Il gesto è rimasto nella memoria di Enrico Letta che oggi durante la conferenza stampa di chiusura del vertice europeo ha minacciato di fare lo stesso. Letta aveva già espresso la sua soddisfazione per i risultati raggiunti dall’Italia durante il vertice, ma visto che qualcuno insinuava dei dubbi, se n’è uscito con la minaccia: “Devo sbattere la scarpa sul tavolo come Kruscev? Dovrò farlo? Per dimostrare le modalità con le quali otteniamo risultati”. Alla fine non lo ha fatto. 



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