Nonostante buon senso avrebbe voluto che la mozione presenta da Luca Conte, del Pd, fosse approvata, Benito Mussolino resterà, sui registri comunali, cittadino onorario di Varese. Conte aveva proposto proprio che l’onorificenza venisse rimossa dai registri . Il provvedimento era sostenuto, oltre che dai consiglieri del Partito democratico dall’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia (Anpi), «considerato il negativo giudizio storico, morale e politico condiviso sulla figura di Mussolini». Al termine della già di per sé burrascosa seduta, è scoppiata la bagarre. I consiglieri hanno iniziato ad applaudirsi tra di loro in maniera beffarda. Un esponente della desta è esploso iniziando a gridare contro i fautori della proposta di annullare la cittadinanza: «Vergogna, assassini! Avete trucidato un capo di Stato che ha governato per vent’anni l’Italia! Voi volete l’odio, e l’odio avrete, perché anche noi abbiamo avuto i nostri morti, mascalzoni, comunisti, delinquenti, farabutti! Ne abbiamo piene le palle dei comunisti, vi nascondete, ma siete i comunisti vigliacchi di sempre». Nel frattempo, la polizia comunale presente in Aula tentava di sedare gli animi e stava attenta che la situazione non precipitasse.



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