Anche la presidente della Camera Laura Boldrini si è attirata gli strali di Beppe Grillo. Che, dalle pagine del suo blog, la accusa di non leggere le sue dichiarazioni o, peggio, di non capirle. Il comico fa presente alla «nominata per grazia di Vendola, entrata in Parlamento grazie alla coalizione farlocca con il pdmenoelle», di aver denunciato nel proprio intervento come il Parlamento da 20 anni venga spogliato dei poteri che gli attribuisce la Costituzione. Si tratta di un Parlamento, come ha più volte ribadito, di nominati, che da delegato il potere e il dovere di legiferare al governo e che non è più in grado neppure di sfiduciare un esecutivo. «Studi la Costituzione, cara Boldrini, e la legga attentamente prima di commentare le mie parole a uso suo e dei partiti. Il M5S vuole da sempre la centralità del Parlamento. Il resto sono balle», ha, in conclusione, attaccato Grillo. La Boldrini aveva affermato che le dichiarazioni del comico genovese sono «scomposte e offensive», volte ad attaccare l’assemblea parlamentare e, di conseguenza, la democrazia stessa. Secondo la presidente di Montecitorio, le esternazioni del leader 5 Selle risulterebbero dannose per l’inteso Paese, per la sua immagine all’estero e per gli stessi deputati dell’M5S.



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