“Sono sereno perché non conoscevo neppure quella vicenda, ma leggendo le carte non credo che ci possa essere che una mia assoluzione piena”. Silvio Berlusconi, in attesa della sentenza definitiva nell’ambito del processo Mediaset, fissata (con un mare di polemiche) il prossimo 30 luglio, manifesta la più assoluta tranquillità. “Non sono solito esercitare la mia mente su fatti che ritengo non probabili”, ha detto alle telecamere della trasmissione “Agorà” di Rai Tre che lo hanno intercettato all’uscita da un ristorante del centro di Roma la sera scorsa. “Nell’attuale situazione del Paese ci mancherebbe altro che non avessimo un governo che lavora”, ha aggiunto il leader Pdl confermando che l’esecutivo guidato da Enrico Letta non è a rischio, almeno per il momento. “L’input che sto dando in maniera molto chiara è di concentrarsi sull’interesse del Paese e rendere questa alleanza con la sinistra, che io continuo a chiamare di pacificazione, qualcosa che possa essere storico, addirittura epocale dopo tanti anni di Guerra Fredda. Serve un sostegno leale a questo governo e stimolo a che faccia ciò che serve per la ripresa”, ha spiegato il Cavaliere. Poi, parlando del prossimo ritorno di Forza Italia, assicura che non si tratta di un ritorno al passato, ma della “intenzione di rivolgersi a tanti italiani con la discesa in campo di forze nuove che si aggiungono a quelle che già esistono e che rendano il nostro movimento ancor più forte e con una base elettorale ancor più consistente”.