Che c’entra il Signor Bonaventura? Qualcuno ricorderà ancora il personaggio dei fumetti di molti decenni fa che regalava ricchi assegni a persone bisognose. Beppe Grillo nel suo posto di oggi sul suo blog lo usa come simbolo della sua annosa polemica sui rimborsi elettorali. Come si sa alcuni giorni fa i grillini sono andati davanti al parlamento mostrando un finto assegno in cui c’era scritta la cifra che avevano restituito allo stato dai vari rimborsi: 42 milioni di euro di finanziamento pubblico restituito. E gli altri partiti, si chiede Grillo? Proprio oggi infatti il ministero dell’economia ha dato il via al pagamento della somma di 91.354.339 euro della rata di “rimborsi elettorali” relativa all’anno 2013. Sono soldi, dice Grillo, tutti o in parte “truffati” ai cittadini per via del referendum di anni fa che aboliva il finanziamento pubblico ai partiti che invece continua ad arrivare. Dice Grillo che questa rata serve anche per saldare anticipi bancari: “Le banche non prestano un euro agli imprenditori, ma largheggiano da sempre con i partiti” scrive. E se la prende con Enrico Letta che giorni fa aveva annunciato la fine del finanziamento pubblico ai partiti…



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