Da quando è scoppiato lo scandalo del Monte dei Paschi, Beppe Grillo non ha perso occasione per attaccare il Pd e accusarlo di aver provocato il tracollo della banca senese. Nel blog di oggi  viene pubblicato l’intervento di un consigliere comunale dle M5S a Siena che ricostruisce gli ultimi svilupppi della faccenda. Si parla della mozione recentemente approvata dalla giunta di centro sinistra che darebbe il via all’abolizione del limite del 4% “per le quote della Banca detenute da soci privati rendendo il Monte scalabile da chiunque ne abbia la voglia e i soldi. Tranciato via, si legge, l’ultima barriera che teneva ancora legata la banca alla comunità senese. Il testo spiega che la mozione di centro sinistra pur sostenendo l’ingerenza della politica nella banca, sostiene anche i doveri di Fondazione e banca stessa: il consigliere si chiede se “De Bustis, Baldassarri, Mussari, Profumo, Viola” e inoltre le deputazioni della Fondazione non sono state esse stesse ingerenze politiche. Mancano sempre venti miliardi di euro quelli spariti, dice, dal 1995 quando la sinistra ha preso in mano la banca.  



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