E’ sempre lite all’interno della Lega Nord, con un Umberto Bossi che sembra proprio non accettare la gestione Maroni. L’ultimo episodio in questo senso si è registrato durante la festa della Lega a Spirano. A tenere il comizio era stato invitato proprio Bossi, ma con un ospite a sorpresa, l’ex ministro Calderoli. Umberto Bossi parlando non ha risparmiato le sue ormai usuali critiche a Maroni: “C’è gente che manda circolari per dire di mettersi in cravatta e non indossare niente di verde, che preferisce lo slogan Prima il Nord, mentre invece solo la Padania può dare la vera identità. Non si sbatte fuori la gente, perché se non si può parlare non c’è democrazia” dice. Poi tocca a Calderoli che cita il segretario della Lega veneta Tosi con parole di apprezzamento, ma Bossi dal suo posto contesta apertamente. Calderoli insiste su Tosi, dicendo che è un fratello padano, poi l’attacco a Bossi: “Noi abbiamo perso il senso di fratellanza. Umberto, quello che dici tutti i giorni su Maroni non va d’accordo con la fraternità e la riconoscenza”. A questo punto il fondatore della Lega ritorna sul palco e prende il microfono attaccando il concetto di riconoscenza: “Qui c’è gente che tratta la base a calci. Adesso ti ridò il microfono ma non dire stronzate”. Calderoli replica, cercando di sembrare che sta scherzando, ma non scherza affatto: “con quello che dici ogni giorno su Maroni, qui tagli il partito a pezzi con lo spadone. Dovresti ringraziare Maroni, che ha anche vinto in Lombardia”. Poi dice: basta litigi a casa nostra. L’ultima parola apparente al senatùr: sei un democristiano. Ma lo scontro prosegue, polemizzando sulle famose espulsioni di sostenitori di Bossi operato da Maroni con Bossi che dice: Maroni l’ho creato io. E Calderoli: tu sei il papà e noi siamo tutti tuoi figli. Ma bisogna essere dei padri veri, aggiunge, non di quelli che vanno tutte le sere a giocare a carte al bar. 



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