Se non verrà attuato quanto previsto dalla legge delega approvata dal Parlamento nella scorsa legislatura, “si rischia il completo default funzionale delle forze armate nel giro di pochi anni, oltre il venir meno della capacità di partecipare nei fatti alla politica di difesa europea”. A lanciare l’allarme è il ministro della Difesa, Mario Mauro, intervenuto nel corso di una audizione presso la Commissione difesa della Camera dei deputati. La spesa militare italiana, ha sottolineato Mauro, è diminuita del 5,2% tra il 2011 e il 2012, mentre tra il 2003 e il 2012 il calo è addirittura del 19%. Questo “continuo depauperamento delle risorse destinate alla difesa rende ogni giorno più arduo perseguire quegli obiettivi che invece abbiamo accettato di conseguire insieme agli altri paesi europei”, ha detto il ministro, aggiungendo che tale compressione dei fondi ha prodotto un forte squilibrio “anche il termini di articolazione interna della spesa. Oggi il 70% del totale è dedicato al personale mentre l’operatività dello strumento militare e gli investimenti si dividono il restante 30%”. “E’ una condizione insostenibile con questi livelli economici – ha concluso Mauro – In particolare nel settore dell’esercizio risulta impossibile perseguire quel livello di effettiva prontezza che rappresenta un parametro essenziale”.