Per salvarsi, o almeno limitare i danni, bisogna risanare il Paese, vanno sradicati inciuci, connivenze, diritti acquisiti, rendite di posizione, burocrazia. Insomma, scrive oggi Beppe Grillo sul proprio blog, “bisogna ripulire l’Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall’eroe”. Dal 2011, aggiunge il leader M5S, siamo governati da partiti che vivono “di spesa pubblica, di favori, di lobby, di grandi opere inutili come l’Expo e la Tav in Val di Susa, del consenso di blocchi sociali indifferenti alla distruzione dello Stato”. Gli sprechi sono ovunque, dice Grillo, “intorno a noi, ma non c’è alcuna volontà politica di eliminarli. Questo è ormai chiaro a tutti”. Lo stesso governo è “inesistente, composto da figure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale. L’Italia è come una scimmia ipnotizzata da un pitone. Ferma, immobile, paralizzata. La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero. Sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco”. Secondo Beppe Grillo “si tollera che un condannato in secondo grado per evasione fiscale si presenti in Senato sorridente e irridente a capo di un partito, che una madre e la sua bambina vengano prelevate da uno Stato straniero nella loro casa, si tollera un Parlamento di servi nominati da quattro segretari grazie a una legge elettorale feudale, si ignora la continua violazione della Costituzione”. Sono disposti a tutto “per sopravvivere, ma essersi venduti l’anima non basterà. Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile”.



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