Dopo il forte ostruzionismo dei deputati del Movimento 5 Stelle, contrari alla calendarizzazione nei mesi di luglio e agosto del disegno di legge di riforma costituzionale, è arrivato alle 13 di oggi il voto finale della Camera sul decreto del Fare, che adesso passa all’esame del Senato. Si è conclusa quindi la seduta fiume, durata due giorni e due notti, in cui i grillini sono intervenuti uno dopo l’altro per tentare di far slittare il ddl costituzionale a settembre. E’ stato il capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Nuti, a dire che “ci troviamo di fronte a un’emergenza democratica”: dopo la votazione del dl Fare, infatti, “sono state immediatamente convocate le commissioni permanenti della Camera, in particolare quella Affari Costituzionali dove è in discussione il disegno di legge costituzionale contro cui ci stiamo battendo perché non venga calendarizzato nel mese di luglio e agosto sfruttando la bassa attenzione dell’opinione pubblica in un periodo di ferie”. Il Movimento 5 Stelle ha quindi subito riunito in assemblea il gruppo parlamentare della Camera, facendo saltare l’incontro in programma con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, per discutere proprio dell’ostruzionismo. Al colloquio avrebbero dovuto partecipare anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e quello per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello.



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