Enrico Letta è al lavoro, e si occupa di saldi. E’ l’amara denuncia proveniente dal blog di Beppe Grillo nell’ultimo post. Secondo il comico genovese, l’annuncio fatto dal presidente del Consiglio in visita in Grecia, quando ha detto che il governo presenterà un piano importante di privatizzazioni, non lascia adito a dubbi: si tratta della cessione dei nostri cosiddetti gioielli di famiglia. Prevalentemente, Eni, Enel e Finmeccanica. Una svendita, cioè, di quel che resta dell’Italia. Si tratterebbe di un’operazione volta esclusivamente a ripagare gli interessi sul debito. Poco importa, per i partiti, che così facendo la Nazione si impoverisce, il tessuto produttivo si distrugge e la sovranità viene ulteriormente ceduta. «ENI, Enel e Finmeccanica appartengono al popolo italiano. Sono aziende costruite grazie al lavoro di generazioni, il cui controllo per il Paese è fondamentale», dice Grillo, sottolineando che nessuno può permettersi di venderle come fossero cosa loro. Ora, considerando una serie di fattori elencati dal leader dell’M5S, tra cui il fatto che il nostro Paese è al 42simo posto nella classifica per competitività secondo il World Competitiveness Center (WCC), non resta che sperare che i piani di «Capitan Findus Letta dell’Italia non rimarranno neppure le ossa».



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