C’erano tutti, oggi a Roma, alla riunione “Fare il PD”, iniziativa promossa da Stefano Fassina, Alfredo D’Attorre e Maurizio Martina per chiamare il partito a un primo confronto sul congresso. C’erano anche Pier Luigi Bersani, il segretario Guglielmo Epifani, Massimo D’Alema, Gianni Cuperlo, Anna Finocchiaro, Luigi Zanda, ma nessuno ha visto Matteo Renzi. Non mancava solo il sindaco di Firenze, ma anche tutti i “renziani”. Tutti tranne uno, Giacomo D’Arrigo, entrato in sala per sbaglio: “Avevo lasciato la borsa al piano di sotto, poi ho visto tutta questa gente che saliva e mi sono accodato per curiosità: ma cosa c’è qui?”. Una volta accertato quanto stava accadendo, se ne è andato. Tra i presenti tutti negano che sia in atto una “santa alleanza” contro Renzi: “Non ci siamo riuniti contro di lui”, si sente dire. Lo conferma anche Massimo D’Alema, che però, a margine dell’evento, non si lascia scappare l’occasione di lanciare una frecciata: “Non nasce nessun correntone, questa è un’idiozia, non so chi l’abbia scritta. Renzi? Credo che giochi un po’ a fare la vittima. Secondo me sbaglia, dovrebbe essere qui”. Fassina, invece, intervistato dal Manifesto, si rivolge al sindaco parlando del congresso: “Facciamo così: Renzi scriva sul suo blog le regole che vorrebbe. E la data del congresso. Noi poi ubbidiamo. Poi però cominciamo a parlare di lavoro e di Europa”.



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