“Per riformare l’Imu c’è bisogno di un governo e di un Parlamento. Invito tutti a rileggere il mio discorso in Parlamento: gli impegni presi saranno mantenuti, ma senza un governo quegli impegni non potranno avere seguito e gli italiani pagheranno l’Imu di settembre e di dicembre”. Queste le parole del premier Enrico Letta, intervenuto in conferenza stampa a Baku, capitale dell’Azerbaigian, dove è giunto per incontrare il presidente Ilhan Aliyev e commentare il progetto di gasdotto Tap (Transadriatic pipeline) che, passando attraverso Turchia, Grecia e Albania, arriverà proprio in Italia. “Le decisioni che prendiamo qui oggi – ha detto Letta a proposito – avranno conseguenze fondamentali per l’Italia nei prossimi decenni. Tra sette o otto anni, quando queste decisioni si realizzeranno, non sarò più primo ministro, ma ho seguito questo obiettivo fin dall’inizio del mandato ricevuto da Napolitano e confermato dalla fiducia del Parlamento”. “Sono impegnato, impegnatissimo – ha aggiunto il presidente del Consiglio – ad affrontare i problemi degli italiani e a risolverli. Questo è l’impegno principale: il governo è impegnato sulle cose da fare e il problema dell’energia è una di queste, come dimostrano i dati usciti oggi sull’entità delle bollette dopo l’introduzione del mercato libero”.



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