“In Egitto è avvenuto da tempo un colpo di Stato, ma nessuno sembra volerlo ammettere. L’Occidente, Stati Uniti in particolare, si sono voltati subito da un’altra parte. La loro”. A scriverlo è Beppe Grillo, secondo cui “la polveriera” egiziana rischia adesso “di travolgere ogni equilibrio in Medio Oriente e in tutto il Mediterraneo”. L’Italia, in tutto ciò, “fa da comparsa. Il ruolo che le riesce meglio”. Mohamed Morsi, nominato primo ministro in regolari elezioni, “è stato deposto dopo manifestazioni di piazza nell’indifferenza generale. Con questo metro di giudizio – aggiunge il leader M5S – in Europa avrebbero dovuto dimettersi parecchi governi. I militari hanno preso il posto di Morsi senza nuove elezioni. Nessuno ha battuto ciglio”. Ora è il tempo delle stragi, afferma Grillo, “l’assassinio da parte dell’esercito di centinaia (forse migliaia) di civili che vogliono ripristinare la democrazia. Ma, ancora una volta, l’Occidente tace. Al più lancia qualche flebile richiamo attraverso quella farsa in campo internazionale che si chiama Ue”. Anche l’Onu “è un fantasma che ricorda per la sua inconsistenza la Società delle Nazioni di prima della guerra. L’Occidente sempre pronto a condannare e a intervenire, anche con la forza, come è avvenuto in Libia, ora in parte sotto il controllo di Al Qaeda, (ma nessuno deve dirlo) o in Mali, per proteggere i suoi interessi, non vede, non sente, non parla”. Secondo Grillo, “chi ha ordinato la strage va processato da organismi internazionali come è avvenuto in Serbia. Il governo dei militari va disconosciuto senza alcun distinguo. Nuove elezioni vanno indette al più presto”.



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