Beppe Grillo oggi sul suo blog si diverte a immaginare come sarà il discorso che Silvio Berlusconi dovrebbe tenere al parlamento sul caso che lo riguarda, la votazione alla giunta del senato per la sua estromissione dal senato stesso dopo la condanna per frode fiscale. Un discorso nello stile del leader del M5S infarcito di parole e parolacce, dove Grillo si immagina un Berlusconi che dopo aver raccontato tutti gli anni di sostegno che gli avrebbe dato il Partito democratico, adesso si vede tradito proprio dai suoi amici che gli votano contro. Eccone un esempio. “Cari, carissimi (quanto mi siete costati) parlamentari, se oggi sono qui è per mandarvi a f… Certo, non è un linguaggio che mi appartiene, io, abituato alle cene eleganti, però esprime dal cuore quello che penso di voi. Se io sono un delinquente voi siete i servi di questo delinquente, i suoi soci in affari, i suoi dipendenti. Mi rivolgo soprattutto ai banchi della sinistra che mi è stata vicina in tutti questi anni con l’approvazione delle leggi vergogna, dell’indulto, dello Scudo Fiscale. Ci sono poi accuse anche al coppo del governo che avrebbe invitato a votare per Berlusconi invece che per il M5S. Il Pd dunque sarebbe colpevole di aver coperto, aiutato in ogni modo Berlusconi, dice Grillo. Conclidendo così: “Senza di voi, che avete ignorato per me qualunque conflitto di interessi, io non sarei mai esistito o forse avrei accompagnato il mio sodale a Hammamet. Siamo legati come gemelli dalla nascita. E ora mi lasciate solo, ai domiciliari o ai servizi sociali per una semplice frode fiscale? A fa…, dovete andare. Io non sono certo peggio di voi. I padroni, anche i più ributtanti, sono sempre migliori dei loro servi!”.



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